NOVEMBRE. Nessuno ci ha mai detto o anche solo accennato al perché di un Novembre, da sempre, così malinconico. Saranno le foglie che ricoprono come fossero tappeti dorati le strade delle città, o le prime vere piogge incessanti sui tetti delle case, il cielo che diventa lattiginoso, nebuloso quasi bidimensionale e ci comprime i pensieri
08.00 del mattino, mi sono preparata il tè verde come piace a me insieme a due madeleine (tipico dolce del nord della Francia) l’aria è fresca, frizzante, il cielo terso ed alcuni timidi raggi di sole filtrano dalla finestra in casa. In collaboration with Caudalíe
Mi piace camminare per le vie di questa città, pensando a tante altre storie, storie incredibilmente diverse l’une dalle altre. Mi piace perdermi facendo due passi in più pur non conoscendo la verità. Mi piace esserci al 100% nei miei attimi di felicità, nei miei attimi di angoscia negli attimi di chi mi sta accanto
Toscana, qui è dove l’infinito va oltre gli orizzonti. Dove cielo e terra, al tramonto, si toccano per fondersi perfettamente l’uno con l’altra. Non c’è fotografia che possa rendere quanto l’occhio stesso possa trasmettere. C’è libertà. Distese di grano, colline dietro altre colline. Silenzio. Ti consiglio di non chiudere gli occhi per immaginare, ma di
