TRE GIORNI IN SALENTO, CAROVIGNO: SAPORI E SENSAZIONI
Ci sono luoghi, ci sono colori, sensazioni, quelle che riaffiorano sulla pelle, quelle da cui non vuoi sfuggire, che ti travolgono, che ti lasciano un qualcosa che sa di abbondanza pur, apparentemente, non avendo nulla di materiale fra le mani se non sapori, odori e sensazioni che ti attraversano il corpo, ti intasano la mente, le senti fluire nelle vene.
Qualcosa è accaduto, non so se riuscirai a capirmi, spero però di poterti far assaporare, anche solo per un secondo della tua giornata un po’ di quello che questa Terra in pochi giorni mi ha lasciato impresso.
Ci sono leggende, che poi leggende non sono, forse sono più verità e magia che finzione o credenza. Sono i luoghi perfetti per liberare i tuoi desideri, per dar loro forma e renderli qualcosa di quasi palpabile.
Non ho visto ne sentito confini, la dove la Terra incontra il suo mare con gli occhi rivolti verso il cielo. Dove il silenzio si fa trasportare dalle spighe di grano acerbe che danzando fra di loro emettono sospiri.
Quello che senti c’è ma non si vede, però puoi ascoltarlo, ti racconterò di stelle, di storia, di buon cibo e sapore, di musica, di sorrisi e cieli blu.
– Silvia
photo credits Silvia Caroline – www.thebluelighteyes.com
ODORI E SENSAZIONI DAL SALENTO, CAROVIGNO
Ho trascorso tre giorni nella Terra dell’ospitalità, dei colori e dei sapori, il Salento, precisamente nel comune città di Carovigno (Brindisi). Ospite dell’ente del turismo ( all’interno degli Alberghi Diffusi Dimora Sant’Anna) che mi ha portata alla scoperta di luoghi a me sconosciuti, di zone italiane che noi tutti, prima o poi, dovremmo visitare. Carovigno, cittadina che sorge a 170 mt sul livello dal mare.
CAROVIGNO, LA SUA STORIA
Carovigno, che prende il nome dal greco Karpene, intesa come città ricca di prodotti agricoli, circondata da vaste pianure verdeggianti e di rigogliosi ulivi secolari custodisce un piccolo centro storico dove vi è un Castello (Dentice di Frasso) che con la sua cinta muraria di età aragonese custodisce la città dallo stile e struttura tipicamente medievale. Molte le influenze che caratterizzano la cittadina della parte vecchia come quelle gotico veneziane che si rivedono in alcuni dettagli delle abitazioni.
TRADIZIONE E DEVOZIONE:
DALLA MADONNA DI BELVEDERE alla BATTITURA DELLA ‘NZEGNA
Tante le tradizioni che rappresentano la città di Carovigno, la più famosa e di rappresentanza per la città è la Battitura della ‘Nzegna, in onore della Vergine di Belvedere, tradizione secolare che viene celebrata il martedì dopo Pasqua, codesta battitura viene eseguita dalla famiglia Carlucci che da circa 150 possiede l’onere e l’onore di esibirsi con e per il popolo. L’esibizione avviene intorno ad un pubblico disposto in maniera circolare, la preghiera viene effettuata tramite movenze particolari da parte dei due battitori con le bandiere fra le mani, il tutto ritmato da tamburelli, pifferi e gran cassa.
Se la bandiera, durante la preghiera, dovesse cadere a terra avrebbe simbologia di presagio e sciagura per tutti i presenti, al contrario, con la presa salda della bandiera da parte dei battitori, le preghiere verranno ascoltate insieme all’avvenuta benedizione da parte della Madonna di Belvedere.
MISTICISMO E DEVOZIONE
La leggenda popolare racconta di una grotta del Belvedere dove si narra di cunicoli che sfociano sul mare e di persone che avventurandosi all’interno non ne sono mai uscite. Una fra le storie che più suggella la città e la tradizioni di Carovigno è la scoperta della miracolosa immagine della Madonna di Belvedere. Leggenda che si tramanda da nove secoli tramite scritti conservati all’interno del santuario, scoperta in età normanna, narra di un paralitico che ebbe in sogno una Madonna vestita di stelle che gli disse di andare a venerarla in Carovigno perchè li l’avrebbe guarito. Dopo vari tentativi di ricerca di codesta grotta udì delle urla di un pastore che chiedeva aiuto per liberare la sua giovenca caduta in un roveto. Quando la trovarono videro la giovenca genuflessa di fronte l’immagine sacra della Madonna nella grotta di Belvedere. Per il giubileo e per richiamare l’attenzione del popolo stesso uno dei servi dell’uomo paralitico lanciò in aria un fazzoletto colorato legato al bastone del pastore. In quel momento avvenne il miracolo, l’uomo pregando di fronte alla Madonna all’instante guarì.
COSA VISITARE A CAROVIGNO, DAI LUOGHI DI CULTO ALLA MARINA
Carovigno si trova a 170 mt sul livello del mare, pochi chilometri dalla costa, immancabile la visita nell’antico centro storico caratterizzato da tante piccole casette di colore bianco (*simbolo di purità, più vi era intorno il colore bianco più si poteva percepire come luogo di purezza), ad oggi molte di esse disabitate, con l’accuratezza al dettaglio verso i fiori e le piante che adornano le sue vie. Il vento di scirocco corre in mezzo a queste vie apparentemente molto simili fra loro che silenziosamente ci portano inevitabilmente alle vie principali della città fuori dalle mura del Castello Dentice di Frasso, quest’ultimo, visitabile, racconta gran parte della storia della città di Carovigno con laboratori di archeologia inclusi per i bambini e le scuole che vi andranno a farvi visita. Ai piedi del Castello troverete anche il giardino del Castello dove la contessa Elisabetta all’epoca (1914) amava fare le sue passeggiate.
Tanti i luoghi di culto da visitare, i più famosi sono la Chiesa di Sant’Anna, la Chiesa Nuova ed il Santuario di Belvedere.
LA MARINA DI CAROVIGNO, LA RISERVA NATURALE DI TORRE GUACETO
Un tratto di litorale, caratterizzato da una linea di costa molto varia, che si estende per 22 km, ricca di flora e sfumature di blu date dal mare adriatico che bagna le spiagge balneari e le aree protette marine del luogo. All’interno dell’Area Protetta Marina potrete trovare angoli di paradiso ed a pochi passi il Centro Visite al Gawsit (borgo di Carovigno) museo e centro visite interattivo ricco di valenza storico-culturale ed archeologica, vi porterà alla scoperta nel dettaglio di fora e fauna circostante, molto attivi per la pulizia dall’inquinamento climatico che attraverso giochi di laboratorio per bambini e scuole sensibilizzano questi ultimi sin dall’infanzia su questo argomento.
IL GENIO DI ACQUA DOLCE E LE STELLE
Sono rimata particolarmente affascinata dalla Riserva Naturale di Torre Guaceto, un luogo completamente immerso nella natura a 360 gradi dove far spazio ai propri sogni e alle proprie sensazioni. La natura si fonde con la nostra mente ed il nostro equilibrio. Zone di laguna precedono la vastità di verde incolta e le spiagge dalla sabbia bianca intatta, tanti gli abitanti, soprattutto volatili che incontriamo sul nostro cammino, ai piedi del mare, piccole lagune di acqua dolce lo precedono.
La leggenda vuole che dove vi si trovano zone di acqua dolce vi sia un genio a cui affidare i propri desideri, il genio li trasmetterà al mare, che si trova ai suoi piedi, così facendo il mare sussurrerà ai pesci, che saltando in alto fuori dall’acqua riflettendo sulle loro squame la luce come piccole stelle voleranno verso l’alto ed ad ogni stella cadente nel cielo i propri desideri si avvereranno.
DOVE MANGIARE A CAROVIGNO,
DALLA CUCINA CREATIVA, ALLA TRADIZIONE SINO ALLO STREET FOOD
Durante il mio soggiorno a Carovigno ho avuto il piacere di conoscere lo chef Andrea Catalano all’ interno del suo ristorante DISSAPORE situato nel cuore del centro storico. Un luogo intimo, dal concept moderno con una forte ricerca di design unita ad un amore per la tradizione.
Una cucina creativa, vi è una forte ricerca di sapori ed evocazioni legate ad esso. Un attenzione particolare per il dettaglio e per il cliente. Il mio consiglio di prenotare una cena all’interno del locale, ne rimarrete stupiti, una cucina leggera ma gustosa, intraprendente e curiosa.
Tante le masserie, immerse negli ulivi che propongono dei menù per pranzo riconducibili alla tradizione, ai sapori del luogo a chilometro zero. In alcune di masserie si potrà anche usufruire di una degustazione di olio extra vergine di oliva, io ho avuto il piacere di testare questa esperienza insieme ad Antonella Tamborrino esperta nel settore nel settore.
Per un pranzo o cena a base di pesce street food troverete CHECHELE, per un pranzo vista mare vi consiglio DA TURICCHIO, storico locale ristorante a Torre Santa Sabina sul mare, l’atmosfera tipica del luogo vi porterà a diventarne parte integrante.